Riferendosi a questi tempi è stato detto che siamo di fronte ad una terza guerra mondiale. La guerra che abbiamo ora di fronte, in realtà è la quarta. La terza, purtroppo, l’abbiamo persa.
La terza è stata (ed è) quella in cui è cresciuta la nostra generazione e probabilmente anche quella precedente. Una guerra culturale, morale, sociale, una guerra dentro le anime che ci ha devastato, ha lasciato dietro di sè macerie di persone, di famiglie, di bambini e ci ha portato ad essere una ricca, ricchissima società di persone sole, vecchie, depresse, malate di cancro.
Una società non solo senza Dio ma il cui fondamento stesso si sta lentamente trasformando in una bestemmia contro Dio. Una società che scardina l’ordine e la bellezza della creazione, pronta ad « affittare » grembi materni e rendere i propri figli necessariamente orfani per soddisfare i desideri di persone malate, embrioni crioconservati pronti ad essere immolati al dio della ricerca scientifica (per carità la scienza medica ci dà tanti benefici, ma chiede un tributo come il peggiore dei moloch). Una società obesa, preoccupata di contare le proprie rughe e i propri capelli mentre migliaia di bambini ogni giorno muoiono di fame, di malaria, di dissenteria. Una società violenta che spara sulle ex e strangola i figli.
La soluzione? «Voi siete il sale della terra…. la luce del mondo….» la soluzione lo sappiamo bene è la conversione dei cuori, che passa attraverso una testimonianza, un incontro, una scoperta. Non ci sono bombe o armi che fermeranno queste guerre. Neanche contro questa degenerazione dell’islam.
Perché, continuando ad usare la metafora evangelica, siamo così insipidi ? Perché la nostra luce è così nascosta ? Tanti anni fa incontrammo un sacerdote che ci parlò della Fede in un modo nuovo per noi, per quei tempi (eravamo poco più che adolescenti) e quel cammino ci portò alla guarigione da malattie ritenute incurabili dai medici, ci portò alle cose più belle e più sante della nostra vita. Poi, con il nostro lavoro, abbiamo conosciuto tanti altri sacerdoti e movimenti e possiamo testimoniare che la Chiesa è veramente un giardino pieno di fiori. Ma dato che, per Grazia di Dio, siamo cresciuti con p.Angelo Benolli oggi vogliamo lanciare una «bomba di pace» come l’ha definita un’amica questa mattina durante la Messa e invitare tutti a leggere un suo libro « Uscire da ogni inganno » e fare un’adozione a distanza con Italia Solidale. Una vera «bomba di pace».
In tutto questo male risuonano comunque le parole di Giuliana di Norwich (non solo di lei ovviamente…) che ci ricorda che Dio è un Dio di Misericordia che usa il male per svegliarci, perché l’uomo si converta, perché «tutto sarà bene». Quindi svegliamoci ! O come disse San Giovanni Paolo II «damose da fa’».
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