Chi siamo
CRISTIANA Video è una giovane società di produzione di audiovisivi (film, docufilm, documentari…) che nasce alcuni anni fa da quello che può definirsi un desiderio dell’anima: essere cristiani, con la gradualità che questo comporta, completamente e quindi anche nel lavoro.
I soci fondatori, Fabio Carini e Daniela Gurrieri, per strade diverse anche se vicine, molto vicine, sono stati aiutati a scoprire che dentro di loro c’era una persona molto più bella di quella che sperimentavano quotidianamente, creata a immagine e somiglianza di Dio, che però non si era mai espressa come tale (e ancora oggi ovviamente stenta a farlo, cade, si rialza, ricade e così via). Ma non solo: entrambi erano malati… malattie considerate inguaribili dai medici.
Poi l’incontro con p.Angelo Benolli, il fondatore di Italia Solidale, che li ha aiutati a vedere la propria storia, a comprendere che la malattia dipendeva da quella persona non espressa, a prendere posizione piano piano contro tutti i mali dentro di sé e intorno a sé, sperimentando l’amore di Dio, passando per la missione anche in momenti in cui sarebbe stato folle da un punto di vista medico.
La storia è ovviamente a lieto fine. Entrambi sono guariti e desiderosi di aiutare gli altri a guarire e incontrare Cristo nella loro vita.
Da un punto di vista più tecnico CRISTIANA Video ha, tra l’altro, realizzato gratuitamente (come d’altronde aveva ricevuto…) decine di servizi e spot per il sociale andati in onda sulle reti RAI e MEDIASET per Italia Solidale ed altri movimenti.
Oggi CRISTIANA Video si avvale della collaborazione di tanti amici professionisti.
Il Progetto iniziale
La nostra generazione sta vivendo in una prospettiva opposta a quella di chi ci ha preceduto.
Tutte le promesse in cui siamo cresciuti si stanno sfaldando e la realtà sta rivelando il suo volto malato. In queste tenebre, noi cristiani sappiamo qual è la Verità e siamo chiamati necessariamente a testimoniarla.
Ecco allora che Roma Caput Fidei non è semplicemente una serie di documentari.
Vuole essere un progetto ad ampio respiro, come si usa dire, una chiamata a cui rispondere, un’idea del lavoro come strada verso Dio, come un dono di Dio all’uomo di partecipare in qualche misura alla Sua creazione. Soprattutto in questi tempi.
Alla fine il mio cuore immacolato trionferà. Questa frase, che è promessa e quindi certezza, viene da Fatima, da quella ragazza di cui Dio si è innamorato duemila anni fa. Il suo cuore immacolato trionferà.
Questa è la certezza che ci consola. Al di là di noi, il suo cuore immacolato trionferà.
E già ha iniziato a trionfare. In questi ultimi tempi, sempre di più, Dio sta svelando il suo lato misericordioso, il suo amore “materno”.
Maria forse sta trasformando la dura Giustizia di Dio in Misericordia, come già alle nozze di Cana. Allora anche se oggi dominano le tenebre intorno a noi, quando non anche dentro di noi, abbiamo la certezza che però alla fine…
Allora è chiaro che la collana di 5 documentari, che racconta la storia della Chiesa, racconta anche, se si vuole, la storia dell’Uomo. Se si vuole nel primo documentario, la chiesa dei primi tempi, c’è tutta la bellezza dell’amore di Dio, come lo sperimenta il bambino, della rivelazione dell’infinito amore di un Dio che “giustifica“ le sue creature con la morte in croce del Suo Figlio, rivelazione che però poi subito viene sciupata nei compromessi, nelle strutture, nelle falsità, proprio come il bambino che non trova la continuità e la coerenza dell’amore di cui ha bisogno.
Nel secondo documentario, se si vuole, c’è la fuga dal mondo, il bisogno della persona di tutelarsi, di mettere Dio prima di ogni cosa.
Nel terzo documentario c’è l’amore di una vera Madre, che scalda e nutre e sostiene e rafforza e colma quella lacuna d’amore.
Nel quarto c’è la missione, perché l’amore non può che essere tale.
Nel quinto c’è Gesù, che in un modo speciale in questi ultimi tempi ci ripete: “Vi ho chiamato amici..”.
L’idea iniziale era un’altra ovviamente, poi il casuale incontro con p.Franco Azzalli, con la sua passione per la Chiesa e la sua Storia, con la sua fantastica capacità comunicativa, ci ha in un certo senso obbligati a questo racconto.
Ma è solo il punto di partenza. Il migliore: la nostra identità.