Quando ci fu chiesto di realizzare un documentario su Santa Francesca Romana, non avremmo neppure saputo collocarla nella storia, tanta era la nostra ignoranza in proposito. Francesca era sicuramente di Roma, come tradisce l'aggettivo, che poi è divenuto nome esso stesso (il vero nome invece era Francesca Bussa, sposata con un Ponziani), ma nient'altro. I libri che abbiamo iniziato a sfogliare, le biografie scritte dai suoi confessori, tra l'altro veri testi di letteratura perché primi esempi di dialetto romanesco, ci portarono subito alla fine del '300, nel buio del medioevo.
Inghilterra, 1373. Una donna di circa trent'anni decide di vivere la sua vita reclusa dentro le quattro mura di una cella, adiacente ad una chiesa. Oggi questo ci può apparire assurdo, ma molte erano le donne che in quel periodo in Europa sceglievano questa forma di vita religiosa “alternativa” al monastero, che paradossalmente garantiva loro una grande libertà interiore: di pregare, di studiare, di essere guide spirituali.
“Ti servirò” è il titolo della nostra nuova docufiction che approfondisce la figura di San Camillo de Lellis e il periodo storico in cui visse.
Siamo nell'Italia del XVI secolo. Soldato mercenario di origini abruzzesi, incallito giocatore d'azzardo, mendicante, questo fu Camillo de Lellis prima della sua conversione, avvenuta dopo l'incontro con un frate cappuccino a San Giovanni Rotondo. Una piaga al piede lo porta nell'Ospedale di san Giacomo a Roma. Qui rimane sconvolto nel vedere le condizioni disumane in cui vengono abbandonati i malati.
Medioevo. Roma XIV secolo. La Città Santa versa in un declino materiale e spirituale senza precedenti. E' il secolo del trasferimento del papato ad Avignone, delle lotte baronali, delle carestie, della peste, della minaccia degli invasori stranieri ma soprattutto del Grande Scisma d'Occidente: più Papi, legittimamente eletti creano una crisi che rischia di distruggere la Chiesa Cattolica. La popolazione romana, stremata da tutto questo, non arriva a 20.000 abitanti, in una città che ha oramai l'aspetto di un borgo rurale.
Il messaggio della Divina Misericordia, nell'esperienza mistica di santa Faustina Kowalska, è stato legato alla chiesa di Santo Spirito in Sassia da Giovanni Paolo II. Ma una lettura storica, attenta, degli ultimi due secoli permette di inserire questo messaggio in un momento ben preciso del percorso dell’uomo verso la Verità.
Nel centro di Roma, nei pressi della Sinagoga, a metà del XVI secolo, la gente del luogo decide la costruzione di un santuario dedicato ad un miracolo a cui ha assistito. Davanti ad un efferato delitto lacrime umane scorrono lungo il viso di una figura di Maria dipinta su un muro. Ma il santuario, nel corso dei successivi quattro secoli, si rivela impossibile da completare.